
La location da sogno era in Alto Adige
Andrea Fichtel sul budget per il matrimonio e il taglio dello strudel di mele
Signora Fichtel, Lei e Suo marito venite da Bolzano e oggi vivete a Innsbruck. Avete comunque celebrato il vostro matrimonio in Alto Adige. Perché?
Anche se entrambi viviamo già da alcuni anni in Austria e lavoriamo anche qui, ci sentiamo ancora fortemente legati all’Alto Adige. Inoltre sia per la pianificazione sia per gli ospiti era più semplice celebrare il matrimonio in Alto Adige. E la location da sogno Castel Prösels c’è solo in Alto Adige (ride).

Avete festeggiato a Castel Prösels. Qual è la particolarità di questa location?
Questa location mi ha sempre affascinato. Dal terrazzo si ha questa vista incredibile della valle e ci si sente talmente sospesi che da alcuni punti non si può vedere il suolo. Il castello offriva tutto quello che avevo sempre desiderato da una location da matrimonio. Era da sempre mia intenzione trascorrere l’intero giorno in un solo luogo, per la cerimonia e il ricevimento, in modo che nessuno avesse dovuto prendere la macchina, a meno che non avesse voluto andare a casa. Inoltre la location deve raccontare una storia. Castel Prösels ci offriva tutto quello che volevamo dai punti di vista estetico, pratico e logistico.

Inviti, abito da sposa, allestimento. Per un matrimonio c’è molto da organizzare. Quanto tempo prima avete iniziato con l’organizzazione e chi vi ha aiutato?
Peter e io ci siamo fidanzati per il nostro decimo anniversario, che era tre anni prima del nostro matrimonio. Come fotografa di matrimoni so che si può organizzare un bel matrimonio in sei mesi o meno, ma se si vuole un fornitore di servizi sicuro, è meglio informarsi presto, in modo che questi siano ancora disponibili. Io per esempio sapevo già da sempre chi avrei voluto avere come fotografi, per questa ragione ho prenotato Carmen e Ingo già un anno e mezzo prima del matrimonio. Naturalmente avevo già raccolto prima delle bacheche Pinterest e l’ispirazione, ma non c’era ancora nessuna idea concreta. Nell’organizzazione mia madre ci ha aiutato per una grossa parte. Dato che vive nei pressi di Castel Prösel, ogni tanto poteva passare e chiarire velocemente i dettagli.

Quante torte nuziali ha provato con Suo marito prima di trovare quella giusta?
Per farla breve, non avevamo una torta nuziale (ride). All’inizio ne volevamo naturalmente una. Ma lo splendido menu di Stefan Pramstahler e il suo buffet finale con strudel, torta gelato e piatto di formaggi ci ha portati a non optare per una torta.
Questo ci ha mostrato che non ci si deve sempre attenere alle tradizioni. E una torta nuziale può costare un sacco di soldi. Di solito gli ospiti sono già sazi del cibo e quindi non hanno bisogno di un dolce o di una torta. Per noi è stata la decisione perfetta e al posto del taglio della torta abbiamo fatto il taglio dello strudel (ride).

Qual è stato per Lei il momento più bello di questo giorno?
Questa è una domanda molto, molto difficile, perché tutto il giorno è stato meraviglioso. Volevamo da sempre trascorrere un bel giorno con i nostri amici e la nostra famiglia, dove nessuno fosse stressato, ci fosse del buon cibo e ci si divertisse. Ma se devo scegliere un momento dalle tante meravigliose ore di questo giorno, è il momento in cui ci siamo baciati la prima volta da marito e moglie, davanti ai nostri cari che applaudivano in sottofondo.

Lei stessa è fotografa di matrimoni. Le è risultato difficile, in questo giorno, lasciarsi andare alla macchina fotografica con un collega e una collega, e stare davanti e non dietro all’obiettivo?
Come ogni persona, anche un fotografo ha idoli ed esempi che ammira. Per me, Carmen e Ingo erano e sono grandi modelli fin dall’inizio della mia carriera fotografica. Da loro ho frequentato i miei primi workshop, e sempre loro sono quelli che mi hanno assistito a parole e a fatti. Per me era già chiaro allora che avrei scelto loro per il mio grande giorno e che nel migliore dei casi avrei dovuto prenotarli due anni prima. Penso che sarei stata disposta a spostare la data del matrimonio, se loro non fossero stati disponibili. Per questo motivo non avevo proprio preso in considerazione di lasciare fare le foto a qualcun altro in questo giorno e di potermici fidare ciecamente. Le immagini e il video del matrimonio sono venuti così belli! Proprio come li avevo immaginati.
Lo stare “davanti alla camera” è naturalmente sempre uno sforzo. Cerco di stare ogni anno almeno una volta davanti all’obiettivo di un collega per ricordarmi di nuovo com’è essere fotografata. Nel giorno del matrimonio è però ancora diverso, ma l’esperienza credo mi abbia reso una fotografa più comprensiva. Per Peter è stato più difficile, ma ha sentito di essere fotografato nel modo più piacevole, senza accorgersene.

Che consiglio darebbe a una futura sposa?
Ci sono davvero tanti consigli che mi vengono in mente. Il primo è non aspettare troppo: se si è trovato un fornitore di servizi che piace, si prenoti subito la data, perché poi ci si arrabbia se non è più disponibile. E preoccupatevi per tempo della location e dei fotografi, che sono al completo molto velocemente, in particolare in occasione dei matrimoni. Non organizzate la giornata in modo troppo pignolo: sì, un programma serve, ma ci si deve godere il giorno al 100% .
Datevi un budget: un matrimonio costa molto, ma se ci si dà un budget e lo si tiene bene d’occhio, tutto andrà bene e non si spenderà di più. In ogni caso la spesa non dovrebbe essere troppo elevata, una coppia di sposi non si dovrebbe dimenticare che oggi giorno non è più mal visto lasciarsi regalare del denaro per uno scopo preciso.
La pioggia non è poi così terribile. Il tempo fa quello che vuole e non ci si deve mai lasciare rovinare il giorno delle nozze. Tenete in considerazione il meteo durante l’organizzazione e pensate sempre a un piano B.
Photo Credits: Carmen and Ingo Photography
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Elisabeth Stampfer ama l’arte, la storia e le storie, e ancora di più ama raccontarle. Nel tempo libero le piace cucinare e ricaricare le batterie nella natura.
