Braut Bazar: essere felici dell’abito che si indossa

” …
Pour couvrir ton corps d’or et de lumière
Je ferai un domaine
Où l’amour sera roi, où l’amour sera loi
Où tu seras reine
Ne me quitte pas
Ne me quitte pas
Ne me quitte pas
Ne me quitte pas”
.-.-.
Gustave Saint Honoré in modalità “Vive la France”.
Preparazione de la Petit patisserie – for breakfast – dans la cuisine.
La parigina settecentesca nella Hall rintocca festosa le ore 5 du matin.
Mentre generosamont il baffuto cuoco sistema le delicatessen sur le plateau ………. un rumore dalla dispensa.
“Madame! Et vous!? Avete bisogno di quelque chose?”
Frau Perpetua beccata con le mani nel barattolo dei biscotti.
Voce Narrante: “Secchi, biscotti secchi. Ehm. Frau Perpetua ci tiene a puntualizzare”.
Da quando la nostra Divine Perpetua ha deciso di abbassare il colesterolo, ha detto “no” a formaggi e dolci e “sì” alle tisane notturne spezza-fame.
Frau Perpetua pensa fra sé (mentre osserva il grosso punto interrogativo sulla faccia di Gustave): “Spezza-fame? Sono appena passati 3 days e sento già che sto lentamente scivolando nel cannibalismo.
Quindi: o (almeno!) un biscotto secco o altrimenti un morso sul gluteo carnoso di Gustave …”.
Gustave, intenerito/intimidito dalla lettura dello sguardo dell’affamatissima Frau Rubenstein, apre il palmo indicando le prelibatezze sul vassoio alle sue spalle.
“Sans sucre, sans beurre”- e le strizza l’occhietto.
.-.-.
Il “senza zucchero e senza burro” di Gustave rendono di colpo giulivo l’animo allupato della nostra Frau Perpetua che si accomoda nel salottino blu, in silenzio.
Un occhio si allunga sulla posta arrivata il giorno prima, ancora sigillata sullo scrittoio.
Una busta ROSSA senza mittente con su un vecchio francobollo datato 14 gennaio 2000! Il centenario della prima rappresentazione della Tosca!
Una busta che ha viaggiato 18 anni?!?
N’est pas possible!
Slancio felino senza neppure l’uso del tagliacarte.
.-.-.
“Frau Perpetua cara, quando leggerai questa lettera probabilmente io sarò già sposata.
Sicuramente abiterò nella casa immersa nel verde del mio Ferdinand e probabilmente sarò già madre del nostro Fabian, desiderio di una vita.
Amo il mio Ferdinand. Voglio essere una brava moglie e madre ma non sempre mi sento all’altezza ..”
Voce Narrante: “Una fitta allo stomaco prende la nostra Perpetua. Quante volte ha sentito questa ultima frase …”
Perpetua continua a leggere: “Spesso Ferdinand torna stanco da lavoro. Mi dice che non valgo un fico secco, che la casa è pulita ma sua madre sapeva far meglio. La mia cucina poi è appena passabile per il suo palato. Dice che devo ringraziarlo perché senza di lui non conterei niente …
Vorrei capire dove sbaglio cara Perpetua.
L’ultima volta poi mi ha strattonata strappandomi dalle mani Fabian. Dice che non sono buona neppure come madre …
Vorrei avere il tuo coraggio cara Perpetua”. Fine.
.-.-.
Il volto della nostra Perpetua si riga di lacrime.
Poi il terrore.
Tanti anni sono passati. Questa lettera ha viaggiato per 18 anni! Questa donna sarà ancora .. viva? E’ tutto terribilmente surreale …
.-.-.
RISPOSTA
Cara Donna anonima che mi scrivi. Non so chi tu sia e neppure se conduci ancora l’esistenza di cui mi hai riassunto in poche righe.
Il coraggio è insito dentro ognuna di noi. A volte riusciamo a farlo emergere per difendere i nostri diritti, la nostra vita. Altre volte lasciamo correre per il “quieto vivere”.
Un quieto vivere che si trasforma però in una “guerra fredda” con conseguenze anche … mortali.
La violenza psicologica non è meno feroce di quella fisica.
Ecco, vedi? Hai già fatto un gesto di grande coraggio: ne hai parlato con me, con un’altra persona!
Questo è importantissimo! Perché è il muro del silenzio il primo che va buttato giù.
L’omertà in questo caso, più che mai, conduce all’annullamento di se stessi.
Ti abbraccio forte ovunque Tu sia. Sappi che chiedere AIUTO è vitale.
Mi rivolgo a Te come mi rivolgessi a tutte le donne sul mondo: non chiudetevi nel silenzio. Non accettate atteggiamenti discriminatori, denigratori, celati o espliciti. Combattete per amor di Voi stesse e per la Vostra dignità.
.-.-.
Emilia e la sua Frau Perpetua von Rubenstein oggi dedicano questa rubrica a tutte le DONNE di oggi e del futuro.
Le notizie di cronaca purtroppo ci ricordano ancora una volta che tanto ancora deve essere fatto.
Le istituzioni adatte esistono ma, bisogna appunto rompere il muro del silenzio.
Se personalmente non siamo in grado di contattarle, apriamo la nostra anima con chi può sostenerci nel chiedere AIUTO.
.-.-.
L’Incipit iniziale voleva solo alleggerire i toni del messaggio ma non la sua importanza.
Noi Vi abbracciamo tutte.
TUTTE.
Aufwiedersehen
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Emilia Pometti ha radici siciliane ma è decisamente tirolese nelle fronde. Qui è a casa. Scrive per diletto e per far sorridere a cuor leggero. L’ironia è il suo baluardo. Veste Chanel ma ahimè solo nell’anima. Ama l’arte in tutte le sue forme espressive. È una passionale a tutto tondo (chiedete ad Helmut il suo lover tirolese) perché si lascia ispirare da tutto ciò che la circonda. La vita chiama e lei, semplicemente, le va incontro.
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